Il Consigliere di Ritorno al Futuro ha depositato una interrogazione per avere chiarimenti in merito al procedimento disciplinare contro il vigile Mazza. La telenovela dell’appiedamento del Vigile Mazza, e del procedimento disciplinare avviato nei suoi confronti  per abbandono del  posto di lavoro,   si arricchisce di una nuova puntata : il consigliere di minoranza Eugenio Adamo ha presentato una interrogazione, sperando che venga aggiunta all’ordine del giorno del Consiglio fissato per il 30 novembre,   per avere chiarimenti in merito alla regolarità del procedimento seguito. Giova ricordare che al vigile Mazza è stato contestata la presenza, durante il normale orario di servizio,  per 48 minuti in via Marconi presso lo studio dell’architetto Mario Perri. Il vigile sostiene di  avere impiegato il tempo per acquisire informazioni in merito ad indagini di polizia (ha redatto una relazione di indagini che è stata regolarmente inviata al Procuratore della Repubblica) che aveva  deciso di avviare autonomamente a seguito di alcune esternazioni in pubblico dell’architetto. Il Sindaco e l’Assessore al Personale sono di diverso avviso ed hanno dato input alla responsabile del servizio amministrativo (superiore gerarchico del vigile) di avviare il procedimento contestando l’addebito relativo ai 48 minuti di assenza del servizio, che il vigile ha prontamente ricontestato con una relazione dettagliata a firma del suo avvocato .   L’approdo in Consiglio del Procedimento, che Sindaco ed Assessore non avrebbero mai dovuto aprire nei confronti di un dipendente che nell’ultimo anno e mezzo ha dato l’anima per un’amministrazione comunale che sentiva anche sua (avrà fatto almeno 500 ore di straordinario non pagato per accompagnare il Sindaco in lungo e in largo e contemporaneamente sbrigare da solo le carte dell’Ufficio Vigilanza), rischia di far emergere irregolarità amministrative e fattispecie di reati molto gravi.