Circola la
notizia che la Corte dei Conti, fra i tanti chiarimenti richiesti nelle circa
20 pagine relative ai bilanci 2012 2013 e 2014, abbia chiesto spiegazione sul
mancato incasso di circa 36.000 euro relativi a pasti pagati alla ditta
appaltatrice (che ha presentato i relativi buoni) ma non pagati al comune.
La notizia è
di una gravità estrema, e se confermata, lascia ipotizzare un grave danno alla
cassa del Comune ed anche altri reati da parte di chi materialmente ha
consegnato i buoni senza avere in cambio la ricevuta del versamento. L’entità
della somma non può essere coperta da buoni dati a bisognosi poiché il Comune
non ha mai deliberato tale forma di assistenza negli anni 2013 e 2014 e non ha
mai pubblicato l’albo dei beneficiari.
Se nelle contabilità dell’anno 2015, oggetto del
rendiconto da approvare entro il 30 aprile 2016, dovesse esserci un ammanco
simile allora l’assessore alla Pubblica Istruzione farebbe bene a rassegnare subito le
sue dimissioni ed a comunicare chi ha distribuito i buoni gratis ed a chi sono stati
regalati.