Mi fa ridere sapere che ancora oggi persone commentano e
disquisiscono su una foto, pubblicata il
giorno antecedente le votazioni, che
tanti commenti politici ha suscitato.
Io padre della brillante ragazza, ritratta insieme con
persone a me assolutamente ostili, non
ho trovato niente da ridire su un innocente scherzo giovanile e
goliardico che stemperava il clima della campagna elettorale, avvelenato dai
fatti gravissimi che tutti ormai conoscono, e di cui scrivono liberamente su
Facebook senza che gli accusati abbiano il coraggio di smentire.
Sono stato zitto anche se non ho condiviso il can can messo
in atto nell’immediato dalla Sindaca, e dai suoi collaboratori, ed i commenti
velenosi di altri su presunti accordi politici che sono stati smentiti dall’atteggiamento
velenoso, e oltremodo offensivo anche sul piano personale, della maggioranza
tutta (comprese le persone civili, rispettabili e che fanno tanti bei discorsi
prima e poi dopo si lasciano trascinare dal basso istinto e dalla voglia di
annientare l’avversario) che ha deliberato una causa di incompatibilità che si
rivelerà inesistente.
Sono stato zitto ma oggi ho deciso che la misura è colma e
quindi incomincio col dire a te , cara figliola, di scegliere meglio con chi
prendere anche un semplice aperitivo al bar ed a qualche persona, indegna anche
di essere nominata, di scrivere e sghignazzare, eventualmente, sui suoi figli
PS. Senza polemica devo osservare che la persona ritratta
alla tua destra, avallando in silenzio il modo come è stato trattato
il primo punto del consiglio del 13 giugno, ha dimostrato una tolleranza ed una
correttezza a senso unico, e quindi non ci sta molto bene vicino a te in una
foto amichevole perché tu sei diversa e migliore.