La proverbiale frase  “assalto francese e ritirata spagnola” ( riferita  ironicamente, a due caratteristiche, non proprio positive, degli eserciti francesi e spagnoli: i primi erano soliti gettarsi con impeto in battaglia, senza riuscire ad arrivare alla conclusione; i secondi, in caso di difficoltà, erano abilissimi nella ritirata)  ben si attaglia alle vicende politiche degli ultimi mesi della maggioranza di Decollatura Viva e del gruppo scissionista di Decollatura democratica.
Infatti c’è stata una battaglia impetuosa alla francese, portata avanti con dichiarazioni pesanti in Consiglio Comunale,  e poi vista la resistenza della Sindaca, e l’impossibilità di tentare il ricatto dello scioglimento vista la netta posizione contraria di parte della minoranza, la ritirata spagnola e la richiesta della nomina di un assessore esterno come garante. 
Dal nostro punto di vista in superficie abbiamo visto una farsa dove quattro consiglieri hanno condotto una azione così inconcludente, e ridicola sia all’inizio e sia come conclusione, da non poter essere vera, mentre nei meandri invece si sono mossi personaggi più concreti. 
La nostra posizione è stata chiara e precisa da subito: La Sindaca è stata eletta democraticamente, deve amministrare per tutto il mandato e quindi noi come minoranza non parteciperemo mai ad imboscate per lo scioglimento del consiglio.
Nel corso di questi ultimi mesi, un poco per l’esperienza e un poco per l’età, ci è stato facile discernere fra  chi era il puparo e chi il pupazzo, fra chi minacciava e trattava e chi veniva solo utilizzato per far massa critica, pur credendosi magari leader.  Abbiamo seguito gli eventi, siamo intervenuti in Consiglio, abbiamo fatto fallire il gran ricatto, e avendo chiari tutti  gli aspetti della vicenda, ed i veri motivi del contendere e gli accordi conclusi o da concludere, proseguiremo nel nostro lavoro di controllo per impedire che la gestione del comune vada avanti come prima o peggio di prima.